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07/07/2020 07:40:00

Mafia, Castellammare del Golfo. L'arresto del boss Mariano Asaro 

 I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trapani, hanno tratto in arresto, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Procura della Repubblica - DDA - 2 esponenti di vertice delle famiglie mafiose di Castellamare del Golfo e Paceco, per associazione di tipo mafioso. Altri 2 indagati sono stati raggiunti da ordinanza di sottoposizione all’obbligo di dimora e uno da misura interdittiva. Eseguite inoltre decine di perquisizioni.

Le indagini, coordinate dal Procuratore Capo Francesco Lo Voi, dal Procuratore Aggiunto Paolo Guido e dal Sostituto Procuratore Gianluca De Leo, hanno permesso di dimostrare il perdurare dell’appartenenza del pregiudicato mafioso ASARO Mariano all’associazione mafiosa. Asaro veniva rimesso in libertà dopo una lunga detenzione nel giugno del 2018, ma le indagini dei Carabinieri permettevano di monitorare i rapporti che lo stesso continuava ad intrattenere con diversi esponenti mafiosi, tra i quali COPPOLA Rocco e SALERNO Carmelo, quest’ultimo compito da medesimo provvedimento cautelare è già detenuto in quanto destinatario di OCC nell’operazione di P.G. c.d. SCRIGNO .

In molti degli incontri riservati, ASARO veniva sorpreso ad esternare tutto il suo astio nei confronti del vertice della famiglia mafiosa di Castellamare del Golfo, DOMINGO Francesco, nonché dei collaboratori di giustizia e in particolare nei confronti di quelli che lo avevano accusato dell’omicidio del pubblico ministero di Trapani, Giangiacomo CIACCIO MONTALTO, fatta eccezione per il collaboratore MILAZZO Francesco Giuseppe, il quale per stessa ammissione di ASARO, lo aveva “salvato” dichiarando la sua estraneità a quell’omicidio.

La storia dell’appartenente a cosa nostra di ASARO inizia già prima degli anni 80, è affiliato alla famiglia mafiosa di Castellamare del Golfo, all’interno della quale rivestiva una posizione apicale e in passato era autorizzato dai vertici di Cosa Nostra, in particolare da Vincenzo Virga, ad avere rapporti con personaggi mediorentali fornitori di esplosivi. Fu anche a lungo latitante ed inserito nella lista dei trenta latitanti più pericolosi fino all’arresto nel 1997.

Il suo nome, insieme a quello di altri esponenti di cosa nostra, fra i quali AGATE Mariano e L’ALA Natale, fa parte dell'elenco degli iscritti alla loggia massonica coperta "Iside 2" scoperta nel 1986 all’interno del circolo Scontrino. Accusato, ma poi prosciolto, dei fatti di sangue tra i più gravi della storia mafiosa della provincia di Trapani, veniva poi condannato più volte in via definitiva per associazione mafiosa, detenzione di armi ed estorsione.

I Carabinieri, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia, stanno perquisendo anche l’abitazione e l’ufficio del Sindaco del Comune di Paceco, il quale è stato destinatario di invito a rendere interrogatorio innanzi all’Autorità Giudiziaria ed informazione di garanzia per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.