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12/12/2022 06:00:00

Piera Maggio a Marsala, con tutte le sue forze per Denise Pipitone

Di Piera Maggio e della scomparsa della piccola Denise Pipitone ne hanno parlato proprio tutti, le pagine di cronaca per la bambina che scomparve il primo settembre del 2004 hanno riempito qualunque quotidiano e palinsesto Tv.

Di Piera Maggio e del lato umano, di quello che una donna ha subito, che una mamma patisce, invece, non se ne parla. E’ scontato il dolore, è scontato che una donna venga aggredita nel suo passato, che venga la sua vita fatta a pezzettini e poi sputata.
Dopo 18 anni di ricerche ancora oggi c’è un filo di speranza che lega la madre a quella figlia, tanto da avere indotto la Maggio a scriverne un libro, chissà magari finirà tra le mani di Denise e si riscoprirà tra quelle pagine.
Tutto è speranza, tutto è amore.

Perché mentre Piera Maggio racconta di atti processuali, la vita privata, le persone che l’hanno infangata e continuano a farlo, mentre Piera Maggio emotivamente è cresciuta e non ha timore di affrontare nulla, dietro quella forza c’è la voragine enorme del dolore.
Le domande si rincorrono, le certezze vengono meno ma lì c’è una mamma che ogni mattina si sveglia con una sola verità granitica: sua figlia non è nel suo letto.

Bisognerebbe solo comprendere, e non lo fa nessuno, che in un fatto di cronaca non c’è solo il racconto nudo e crudo dei fatti, c’è una famiglia, ci sono persone che portano con sé un fardello pesante e ci sono vite. Maneggiare con cura, bisognerebbe dire.
Il tempo in questo caso non lenisce il dolore, non si riempiono vuoti, non si crea altro spazio. C’è un vuoto, un tempo sospeso che non scorre, ci sono immagini fisse dentro gli occhi, l’ultimo che vede una mamma salutare sua figlia e poi il buio.

Nel libro “Denise, per te con tutte le mie forze”, presentato sabato scorso a Marsala, la Maggio è apparsa ancora più determinata a non sopportare ulteriori illazioni, del resto in questo libro si racconta senza alcun filtro, e con la consapevolezza di sapere che una bambina rapita a quell’età, per il trauma subito, può rimuovere il passato. E’ una bambina, oggi donna, a cui è stata tolta l’identità.
Non smetterà di cercarla viva, fino a prova contraria.
 



Cercando Denise | 2024-03-02 14:38:00
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